Infermieri tra i banchi di scuola: emozioni e disegni colorati

Se inizialmente i nostri infermieri erano felici di percorrere una nuova strada, adesso, dopo aver conosciuto tantissimi bambini e aver provato l’emozione di tornare tra i banchi di scuola, non vogliono che questo progetto abbia una fine.

Ci hanno applaudito, sorriso, cantato, addirittura disegnato; un’esperienza così bella e diversa che spesso può sembrare surreale, ma agli occhi dei bambini è sempre tutto magico. Abbiamo chiesto a loro chi siamo, abbiamo cercato una risposta nella loro percezione della nostra professione. Ci hanno risposto che siamo “quelli che curano”. E dopo quelle risposte abbiamo capito che dovremmo ascoltare molto di più i bambini.

Lasciamo la descrizione di questa esperienza alle parole dei nostri infermieri, degli insegnanti, dei genitori, ed infine ai colori dei disegni dei bambini, proprio come un ricordo indelebile.

“Colgo l’occasione per salutarla e ringraziare lei e i suoi colleghi per l’opportunità che date ai nostri alunni di imparare a prendersi cura di sè in modo più consapevole.”

“Mi è piaciuto davvero molto. È stata una bellissima esperienza sicuramente stimolante per noi come formatori e i bambini erano veramente contenti.”

“Inizialmente ho provato emozione e paura di non avere il modo giusto di comunicare, poi ti sciogli quando inizia l’interazione e segui il flusso della loro curiosità e delle loro domande…è stato molto bello!”

“Mi seguivano tutti senza battere ciglio e imparano subito, sono meravigliosi! Mi sta facendo fatto bene questa esperienza, fa bene all’anima quest’energia, questo affetto, quegli sguardi vispi…”

“Quando sono entrata in aula ho capito quanto a volte sia più complicato parlare ai bambini: davanti a loro sei completamente nudo. Un’esperienza che ti lascia il segno!”

“Mi chiamavano per nome e mi abbracciavano. Poi mi chiedono sempre: “torni anche domani??”

“Due bambine mi hanno chiesto se potevano abbracciarmi: è stato un contatto speciale, un regalo perfetto.”

“La mia collega dice che ai bambini è piaciuto, hanno partecipato e anche le insegnanti lo hanno trovato interessante. Spero vivamente che si possa arrivare ad attivare uno sportello a scuola!”